giovedì 17 luglio 2008

RICETTA DELLA “TAGLIATELLA BOLOGNESE”


Ingredienti: farina 00 gr. 450, n. 4 uova di misura media.


Porre sul tagliere la farina formando una specie di cratere nel quale si versano il bianco e il rosso di 4 uova. Mescolare con una forchetta fino a farne una crema. Lavorare poi l’impasto con le mani fino a ricavarne una palla omogenea. A questo punto, col matterello, stendere la pasta fino a ottenere una sfoglia, che avrà una superficie di cm. 70 x 50 ed uno spessore di poco meno di un millimetro.
Appena il grado di umidità lo consente, arrotolare la sfoglia fino a formarne un involto schiacciato largo cm. 8.Si procede poi affettando l’involto di pasta in parti uguali di mm. 6,5-7,poi si srotola la tagliatella avvolgendola in una mano,b formando così i “nidi di pasta”
Nel frattempo si sarà messo a bollire l’acqua in un recipiente capace di circa tre litri, versandovi due cucchiai di sale.
Quando l’acqua sarà in bollore vi si immergeranno le tagliatelle mantenendole separate fra di loro con una forchetta.
Dopo circa tre minuti le tagliatelle, per non affogare, emergeranno in superficie. A questo punto con mezzo bicchiere d’acqua si deve rompere il bollore e quindi versare le tagliatelle, che avranno raggiunto la misura di 8 mm., nel cola-pasta per sgocciolare e passarle in una terrina per condirle col famoso Ragù Bolognese.

Note:
Le firme in calce al verbale di deposito sono del marchese Gavotti, Console di Turchia, del Dr Carnicina, giornalista e gastronomo, del comm. Majanib , industriale bolognese e delegato di Bologna dell’accademia Italiana della Cucina.

La misura della tagliatella bolognese è stata decretata in 8 mm.. (da cotta), cioè 6,5-7 mm. Da cruda (ogni altra misura le farebbe perdere il suo particolare carattere) che corrisponde alla 12.270 esima parte dell’altezza della torre Asinelli di Bologna!

La misura della Tagliatella è stata riprodotta in un campione aureo, racchiuso in un scrigno, con la scritta “8 mm- misura della tagliatella- Accademia Italiana della cucina 1972”, gelosamente conservato a testimonianza e tutela delle gloriose tradizioni della cucina bolognese.


fonte: www.hotelcalzavecchio.it