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sabato 12 novembre 2022

RISOTTO AL TARTUFO NERO DI FRAGNO

Ingredienti per 4 persone: 320g di riso (Carnaroli o Vialone nano), 100g di burro, 120g di miscela Parmigiano Reggiano - tartufo, 20g di tartufo nero (Tuber uncinatum Ch.), mezzo bicchiere di vino bianco secco, 80g di robiola, 750g di brodo di carne.

Scaldare in un tegame 50g di burro e versare il riso facendolo tostare a fuoco medio per un paio di minuti. Aggiungere il vino bianco e lasciare sfumare, poi iniziare a tirare il riso con il brodo ben caldo. Un paio di minuti prima della fine della cottura aggiungere la robiola, mescolare bene affinché si sciolga e si amalgami ed eventualmente aggiustare di sale. A fine cottura togliere il riso dal fuoco e aggiungere i rimanenti 50g di burro e la miscela di parmigiano e tartufo (bene utilizzarla ancora congelata), mescolando bene. Lasciare riposare per un minuto e servire guarnendo con tartufo nero fresco tagliato a lamelle sottili.

Questo potage tradizionale è un primo piatto delizioso che va oggi di moda chiamare “vellutata”. Forse perché in giro ci sono palati un po’ troppo morbidi, come direbbero qui da noi. Comunque sia, la ricetta acquista col tartufo nero e col grana in miscela (vedi oltre come si prepara) un irresistibile fascino che ammalia il palato. Le dosi sono tarate sull’uncinatum; potete provare altre qualità di tartufi. Pur senza guarnizione, la miscela tartufo-grana, conservata in congelatore, consente di preparare la ricetta in tutte le stagioni. (Ricette e preparazioni: Francesco Dall’Argine, Consulta del Tartufo di PR e PC).

Fonte: Gal del Ducato - Bosco del Ducato.

lunedì 3 gennaio 2022

RISO CON LA TRITURA

Minestra del paradiso, ris cun la tràdura, ris coun la terdura, riso e tevdura
Ingredienti per 4 persone: 250 g di riso, 2 uova, Parmigiano Reggiano, brodo di carne q.b., noce moscata q.b., sale q.b.
Cuocete il riso in un buon brodo di carne e a cottura ultimata aggiungete le uova ben sbattute ed amalgamate con il Parmigiano Reggiano e un leggero pizzico di noce moscata. Versate il composto nel brodo con il riso, mescolate in continuazione per impedire che si raggrumi ma si amalgami uniformemente, rendendo il brodo chiaro e denso.

Fonte: https://turismo.comune.re.it/

martedì 8 luglio 2008

CAPPELLETTI REGGIANI

Ingredienti: per il ripieno: 2 piccole cipolle, 150 g. di burro, costata di manzo o altro tipo di carne di manzo purchè saporita, 70 g. di prosciutto misto, 60 g. di filetto o polpa di maiale, 90 g. di vitello o tacchino o pollo, fegatelli, rigalie, uno spicchio d’aglio a piacere, noce moscata, parmigiano reggiano grattugiato, pane grattugiato q.b.
Per la sfoglia: 500 gr di farina - 4 uova, acqua tiepida


Preparazione: in un tegame fate sciogliere il burro con cipolla, sale e pepe. Tagliate a pezzi la carne e versate nel burro, fate cuocere lentamente con coperchio e carta gialla. Quando i pezzi saranno mollemente cotti, ma non rinsecchiti, tritate finemente il tutto. Unite un uovo intero il pane grattugiato, e tre manciate di parmigiano – reggiano. Il formaggio Parmigiano – Reggiano è componente di primaria importanza, perciò dovrà essere molto saporito e profumato.
Da ricordare: il pane grattugiato con pizzico di noce moscata dovrà essere , in precedenza tostato con il condimento della carne.
Preparazione della sfoglia: Impastare la farina con le uova, un pizzico di sale e poca acqua, lavorare energicamente fino ad avere un composto liscio, elastico e consistente; avvolgerlo in telo e lasciare riposare per circa 30 minuti. Trascoro di tempo di riposo della pasta, lavorarla nuovamente, poi stenderla con il matterello in una sfoglia sottile. Ricavare dalla pasta dei quadrati di circa cm. 5x5 - è’ la forma che ne identifica la tipicità - mettere il “pesto”, chiudere a triangolo - unire le due estremità sollevando leggermente il bordo .Per ogni Cappelletto si usano “due mani” e in un piatto con il brodo di “bollito” ne occorrono circa 40 di quelli piccoli!

Note: nella bassa reggiana si usa come antipasto offrire in una scodellina alcuni cappelletti cotti con un po’ di brodo e un po’ di Lambrusco.
Se rimane della sfoglia si possono preparare delle tagliatelle da conservare in luogo fresco e asciutto.


fonte: www.emiliaromagnaturismo.it