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lunedì 3 gennaio 2022

RISO CON LA TRITURA

Minestra del paradiso, ris cun la tràdura, ris coun la terdura, riso e tevdura
Ingredienti per 4 persone: 250 g di riso, 2 uova, Parmigiano Reggiano, brodo di carne q.b., noce moscata q.b., sale q.b.
Cuocete il riso in un buon brodo di carne e a cottura ultimata aggiungete le uova ben sbattute ed amalgamate con il Parmigiano Reggiano e un leggero pizzico di noce moscata. Versate il composto nel brodo con il riso, mescolate in continuazione per impedire che si raggrumi ma si amalgami uniformemente, rendendo il brodo chiaro e denso.

Fonte: https://turismo.comune.re.it/

domenica 2 gennaio 2022

RAVIOLE BOLOGNESI O DI SAN GIUSEPPE

Ingredienti: 200 gr di farina 100 gr di burro 100 gr di zucchero un uovo marmellata di prugne nera o mostarda bolognese sale. 
Preparazione: impastare farina, zucchero, uovo, burro ed un pizzico si sale; stendere la pasta a mm 4 di spessore; preparare dei dischi di cm 10 di diametro; al centro porre un cucchiaino di marmellata; richiudere i dischi come tortelli e cuocerli in forno caldo (180°) finché non saranno ben dorati. Guarnire con zucchero a velo.
Fonte: www.bolognawelcome.com

mercoledì 8 settembre 2021

PANONE DI MOLINELLA

Dal Disciplinare di produzione del Commissione Comunale per l’iscrizione nel Registro “De.C.O. Denominazione Comunale di Origine” di Molinella.

Il “Panone” di Molinella è un prodotto da forno, ha una forma rettangolare e può essere tagliato e confezionato in varie dimensioni. La crosta superiore si presenta con il caratteristico aspetto scuro del cacao e le protuberanze dell’uva sultanina. Al taglio appaiono i caratteristici pezzi di cioccolato al latte distribuiti all’interno del dolce.Il “Panone” di Molinella è un dolce tipico natalizio della tradizione molinellese.
La tipicità del “Panone” di Molinella sta nel fatto che gli ingredienti utilizzati si possono definire “semplici e poveri” in quanto sono presenti nelle dispense di tutte le famiglie molinellesi, anche in quelle meno abbienti.

Ingredienti per un dolce da 2  Kg.
Marmellata di frutta mista: 600 gr.; Uva Sultanina: 600 gr.; Scorza d’arancio: 50 gr.; Farina di grano tenero: 50 gr.; Cacao: 50 gr.; Lievito di Birra: 25 gr.; Sale: un pizzico; Spezie: un pizzico; Cioccolato al latte: pezzettoni a piacere.
Preparazione.
Preparare inizialmente la marmellata di frutta attraverso le seguenti operazioni:
Lavaggio della frutta e successiva cottura affogata nel vino (Sangiovese di Romagna).
Macinazione della frutta cotta al fine di ottenere una polpa che verrà successivamente cotta insieme allo zucchero semolato.
Preparazione degli altri ingredienti:
Preparare il lievito madre attraverso lievito di birra, farina, cacao. Lasciare riposare il tutto per un'ntera notte.
Lavare accuratamente l’uva sultanina.
Tagliare i pani di cioccolato al latte in blocchi discretamente grandi.
Impastare tutti gli ingredienti tra loro ed in ultimo aggiungere il lievito.
Ungere le teglie di varie dimensioni con grasso vegetale e foderarle con uno strato di impasto, poi aggiungere i pezzi di cioccolato al latte e infine ricoprire con l’impasto.
Lasciare lievitare per circa due ore e poi infornare a 180°.
Al raggiungimento della cottura uniforme, togliere il dolce dal forno.
Lasciare raffreddare poi estrarre il “Panone” di Molinella dalle teglie e spennellarlo abbondantemente con miele.

La quantità degli ingredienti e la successione delle aggiunte degli stessi, dipendono dal volume che si intende raggiungere e dalla scelta di produrre il dolce con i pezzi di cioccolato al latte oppure senza (Panone comune). 
Per ottenere un buon risultato, infatti occorre usare materie prime di ottima qualità e seguire il procedimento rigorosamente artigianale, soprattutto nella preparazione dell’impasto. 
Il “Panone” di Molinella deve essere servito a temperatura ambiente, non deve essere deposto in frigo né in luoghi riscaldati. 
Si conserva per novanta/centoventi giorni.

Fonte: www.comune.molinella.bo.it

venerdì 16 luglio 2021

BRAZADEL DA ACQUA - BUSILAN

 Prodotto Agroalimentare Tradizionale Reggio Emilia


Gli  ingredienti sono gli stessi usati per la preparazione del pane. Questo spiega la grande diffusione ed il largo consumo in famiglia in ogni periodo dell'anno. E' tradizione inzuppare questo dolce nel tipico vino frizzante locale (Lambrusco o Bianco di Scandiano). Nel passato rappresentava il dolce domenicale grazie anche alla sua grande capacità di conservazione. L'impasto viene cotto al forno dopo essere stato spennellato con uovo sbattuto e ricoperto con zucchero. Un tempo alcuni fornai, con zucchero. Un tempo alcuni fornai, durante la stagione fredda, usavano fare le "Brazadel da acqua", dolci assai modesti che costituivano una autentica peculiarità reggiana. Questi dolci erano fatti con un impasto di farina bianca e acqua pura lascito rosolare nel forno, erano larghi circa una spanna e costavano cinque centesimi l'uno. Erano assai leggeri e croccanti anche se il loro aspetto pallido e accasciato non era invitante.

I venditori ambulanti disponevano queste ciambelle in un paniere con manico arcuato, perchè potesse essere trasportato, e ponevano alcune di esse infilate in un bastone fisso ritto perpendicolarmente ad una estremità del manico. Questi dolci tipici, ed i loro venditori sparirono completamente all'inizio del 1900. I brazadel da acqua in origine non erano una ghiottoneria e venivano utilizzati in tempo di digiuno per la prima colazione quaresimale poichè erano preparati con un'2oncia" di farina bianca, circa ventisette grammi, quantità concessa dai "Sacri canoni"
La "Brasadela" reggiana è tuttora un dolce tipico casalingo preparato con ingredienti poveri e presenti in ogni casa. Le ciambelle, derivazione delle antiche brasadele. si trovano anche nei forni di città e provincia. Si può accompagnare con un lambrusco dolce.

Ingredienti

per 4 persone

800 g di farina
200 g di zucchero
150 g di burro
4 uova
1 limone
1 dose per dolci
mezzo bicchiere di latte
un pizzico di sale

FONTE: https://turismo.comune.re.it/


sabato 28 novembre 2020

TORTA DI PATATE DI FARINI

Ingredienti: - Patate - Porro - Cipolla - Formaggio grattugiato - Olio extravergine di oliva - Burro - Sale - Lardo


Preparazione del ripieno

Soffriggere brevemente il lardo, il porro, la cipolla e l’olio extravergine di oliva. Unire le patate preventivamente sbollentate e schiacciate.
Aggiungere il formaggio grattugiato e il burro crudo.

Preparazione della sfoglia
La sfoglia, ovvero l’involucro della torta di patate, è costituita da un impasto di farina di frumento, burro, sale, acqua.
Lavorare gli ingredienti fino a ottenere un impasto morbido e malleabile.
Stendere la sfoglia e farcirla con uno strato di ripieno di circa 2 cm.
Richiudere parzialmente la sfoglia su sé stessa chiudendola a mano ed arricciando con pollice e indice le estremità.
Spennellare la superficie (ripieno e sfoglia) con tuorlo d’uovo sbattuto.
Infornare per mezz’ora o oltre a 220 °C.

Al raggiungimento della doratura uniforme, togliere dal forno e lasciare moderatamente raffreddare.

Fonte: www.valnure.info Iat Val Nure e Val Chero

martedì 1 novembre 2011

FRIGGIONE

Ingredienti: 4Kg di cipolle bianche di Budrio, 300 gr. di pomodori pelati freschi, 1 cucchiaino di zucchero, 1 cucchiaino di sale grosso e 2 cucchiaini di strutto.

Affettate molto finemente la cipolla e lasciatela almeno due ore a macerare con il sale e con lo zucchero. In un tegame basso e largo versate la cipolla e lo strutto ed a fuoco lentissimo cuocere girando con un mestolo di legno fino a che avrà un color nocciola, facendo sì non si attacchi mai, ci vorranno due ore circa. Aggiungere alla cipolla i pomodori tagliati a pezzettini e seguitare a girare ancora per un ora un ora e mezzo onde terminare la cottura. Quando lo strutto farà delle bollicine rosate e la cipolla con il pomodoro sarà una crema, il Friggione sarà pronto.

fonte: FB Re Tortellino - ricetta del 1886 depositata presso la Camera di Commercio di Bologna

sabato 1 gennaio 2011

GNOCCHI ALLA RICOTTA

Ingredienti: 500 gr di patate a pasta bianca, 500 gr di ricotta freschissima, 300 gr di farina 00, un grosso pizzico di sale.

Cuocere le patate con la buccia a fuoco moderato (per evitare che si rompano) o a vapore o lessate, mettendole nella pentola con acqua fredda. Sbucciarle e passarle subito allo schiacciapatate, facendo cadere il passato sulla spianatoia. Passare allo schiacciapatate anche la ricotta. Aggiungere sale ed impastare il tutto unendo la farina necessaria per ottenere un impasto morbido ed elastico. Procedere poi come per gli gnocchi normali, prestando attenzione perché sono molto delicati e condire preferibilmente con burro, salvia e parmigiano.
fonte: http://www.turismo.montana-est.mo.it

mercoledì 8 aprile 2009

CIACCIO PALAGANESE


Il Ciaccio rappresenta una specialità apprezzatissima della tradizione gastronomica palaganese. Si ottiene con una miscela densa di farina, acqua, sale (la "co/la", ovvero la "colla"), che viene versata sulle piastre di ferro denominate "co/t" ("cottole"). Le due piastre, esattamente sovrapponibili, hanno forma tonda e un diametro medio di 27-30cm con un lungo manico laterale che ne permette una rapida rotazione. Una volta riscaldate, vengono unte con un pezzo di cotica di maiale, ovvero, con una tecnica più recente e pratica, con una mezza patata intinta in olio di semi vari. A questo punto si versa un mestolo di colla su una delle due cottole e immediatamente si pressa con l'altra. Con alcune rotazioni il bravo ciacciaio riesce a cuocere il ciaccio (in dialetto "cia/c") su entrambi i lati, ottenendo la consistenza desiderata dai ghiotti avventori.
Si procede a condirlo, ancora fumante, con un trito di aglio e rosmarino mescolati a lardo fresco o pancetta tritati (in dialetto "gra/s"), l'appetitoso condimento usato anche per le crescentine. Prima di ripiegare il ciaccio su se stesso, si aggiunge Parmigiano Reggiano grattugiato.
fonte: www.ciacciopalaganese.it